Piazza Garibaldi, la protesta dei gestori dei B&B: “Degrado e furti mettono a rischio turisti e residenti”

Gestori delle case vacanze e residenti protestano denunciano furti e rapine. Sotto accusa il cosiddetto “mercatino delle pezze”. Operatori e cittadini chiedono una presenza fissa delle forze dell’ordine.
A cura di Antonio Musella
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Il problema del degrado di Piazza Garibaldi è un tema che attraversa il dibattito cittadino a Napoli da molti anni. Il cosiddetto "mercatino delle pezze", ovvero una esposizione estemporanea finalizzata alla vendita di merce rubata, recuperata nei cassoni dell'immondizia o contraffatta anima la piazza di domenica, ma anche in altri giorni.

A vendere sono principalmente cittadini migranti, a comprare sempre migranti ma anche tanti napoletani. E in quel contesto del mercatino abusivo che avvengono poi furti e scippi, ai danni di turisti e residenti. A questo si aggiunge il degrado di cumuli e cumuli di rifiuti e addirittura deiezioni. La zona più colpita è quella ad angolo tra Piazza Garibaldi e Corso Garibaldi. Qui al civico 3 c'è un palazzo in cui sono concentrate tantissime case vacanza e restano ancora una decine di famiglie residenti, sono loro che hanno dato vita alla protesta che chiede maggiore sicurezza nella piazza.

"Turisti spaventati, lo si vede nelle recensioni"

Basta guardare i cartelli affissi all'esterno del palazzo al civico 3 di Piazza Garibaldi per rendersi conto di essere in un luogo strategico rispetto all'affluenza turistica della zona. Qui è pieno di case vacanze. Eppure siamo nella zona più delicata, sul marciapiede perimetrale laterale accanto al palazzo si svolge il "mercatino delle pezze". Un marciapiede su cui viene esposto di tutto. È questo il fenomeno che viene indicato da residenti e commercianti come il ricettacolo del degrado della piazza. "A protestare non siamo solo noi dei b&b, ma anche residenti e commercianti – ci spiega Gianluca Tenore gestore di una delle case vacanze del palazzo – ogni domenica si crea questo mercatino di roba contraffatta o ricettata, rende la situazione invivibile perché il pretesto per i ladri per fare furti, scippi, furti con strappo, ma anche lasciare deiezioni, drogarsi alla luce del Sole".

L'impatto su chi attraversa la piazza è immediato. "Qui ci passano le persone con i passeggini, i turisti che scendono dalle camere per recarsi al centro a piedi, e si ritrovano in mezzo a questa situazione – spiega Tenore – qui arrivano i flussi di turisti con l'Alibus dall'aeroporto, oppure direttamente dalla stazione ferroviaria, sarebbe il biglietto da visita della città". Ed in effetti basta fermarsi 5 minuti sul marciapiede per essere investiti da trolley, zaini, e carovane di turisti che si dirigono su corso Umberto I per incamminarsi a piedi verso il centro antico. "L'impatto è forte, lo vediamo nelle recensioni – sottolinea il gestore – sebbene questa situazione non dipende da noi, perché avviene all'esterno delle nostre strutture, il danno di immagine è pesante, non solo al nostro lavoro ma anche alla città".

Sebbene la turistificazione abbia invaso la Piazza occupando con strutture ricettive gran parte dei palazzi che affacciano su piazza Garibaldi, ci sono ancora alcuni residenti. È il caso di Giuseppe Di Martino, che è il portiere dello stabile di Piazza Garibaldi 3. "Io vivo qua da 50 anni – ci racconta – fino a 20 anni fa mi ritiravo a casa la sera senza problemi, adesso devo guardarmi intorno e non parlo di orari strani, ma già alle 10 di sera". L'esasperazione dei residenti è davvero palpabile: "Noi siamo al limite, senza l'aiuto delle forze dell'ordine non vorrei che succede quello che non deve succedere" spiega Giuseppe. Le tensioni tra residenti e cittadini migranti sono evidenti. Eppure anche i napoletani comprano al "mercatino delle pezze" come di fa notare un'avvocata anche lei presente al presidio di protesta, sinonimo questo di un mix di disagio sociale in cui la possibilità di acquistare per pochi euro dei beni, anche rubati, anche recuperati dalla spazzatura, non è prerogativa solo dei migranti ma anche di chi a Napoli ci vive.

Ingenito (Abbac) : "Serve un presidio fisso"

Negli anni dei passi avanti c'erano stati, con più presenza delle forze dell'ordine nella piazza, che serve come deterrente fondamentale. Una strategia che aveva dato dei frutti, come spiega Agostino Ingenito, presidente dell'Abbac, l'associazione di categoria di b&b e case vacanze: "Con la Prefettura in passato avevamo raggiunto dei risultati con i presidi interforze delle forze dell'ordine – ci dice – serve un presidio fisso nella piazza, soprattutto nelle ore in cui si fa questo mercatino. Non solo polizia e carabinieri, ma anche la polizia municipale, basta solo la presenza di una volante per dissuadere chi ha cattive intenzioni".

Piazza Garibaldi è al centro di un'opera di riqualificazione promossa dal Comune di Napoli, che prevede anche un lavoro di mediazione sociale che sta svolgendo la Cooperativa Dedalus, nell'ambito del progetto "Na bella piazza" che è stato presentato meno di un mese fa dall'amministrazione comunale guidata da Gaetano Manfredi. Al presidio arriva anche Andrea Morniroli della Dedalus. "Sono qui per parlare con i gestori ed i residenti e capire come collaborare" dice. "Servono azioni concrete per proteggere residenti e turisti – sottolinea Ingenito – abbiamo anche un problema amministrativo perché le municipalità 2 e 4 confinanti e ci sono spesso conflitti di competenza su quest'area. Noi dobbiamo combattere il degrado e si fa anche con richieste precise, come il presidio delle forze dell'ordine continuo e la necessità di smantellare questi mercatini, magari trovando la soluzione di tenerli altrove nella legalità e nel rispetto delle regole".

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